giovedì 13 novembre 2008

WARNING VALLE GALERIA

RICEVIAMO DA SANTORI E PUBBLICHIAMO

La Valle Galeria e
la dimensione “apocalittica”
delle servitù ambientali
insistentiin Municipio XV e in Municipio XVI
Dossier a cura:
dei consiglieri del Municipio XV:
Augusto SANTORI, Marco PALMA, Giovanna ROMEO
dei consiglieri del Municipio XVI:
Paride ALAMPI, Antonio AUMENTA, Marco GIUDICI
dei consiglieri comunali:
On. Andrea DE PRIAMO, On. Fabrizio SANTORI, On. Ugo CASSONE
E LE SUE SERVITÙ AMBIENTALI NEL CONTESTO CITTADINO:
1. La discarica di Malagrotta
2. Il Gassificatore
3. La previsione della discarica di Monti degli Ortacci
4. La previsione del super rottamatore dell’Infernaccio
5. L’inceneritore di rifiuti ospedalieri di Muratella
6. Le raffinerie
7. Le numerose cave dismesse di Ponte Galeria e zone limitrofe

Un po’ di storia.
La Valle Galeria prende nome dall’omonimo fiume che, per la sua dimensione
ridotta, viene classificato come 'rio': il Rio Galeria. Oggi di questo corso d’acqua non ci accorgiamo quasi più della sua esistenza, per ragioni prettamente dovute proprio alla denuncia contenuta in questo dossier. Già comunemente definito 'marana', detiene vetuste origini ed antiche vestigia e
funzioni, quando era solcato da barche, o quando era temuto per le inondazioni o quando era usatocome barriera naturale alle invasioni. Il rio Galeria infatti era chiamato dagli etruschi 'Careiae' o'Careia' o 'Cereja', e veniva utilizzato per il trasporto del sale fin sotto le mura di Veio. Il nome'Careja' venne poi trasformato in Galeria (=abitanti del rio Careia), quando Roma venne divisa in
16 tribù nella riforma dell’agro ad opera di Servio Tullio (quarto re di Roma). Il nome fu poi esteso a tutta la valle del rio. Il nome Galeria appare in numerosi testi classici, fra cui Tito Livio e Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia. In generale il rio e la valle Galeria erano noti per la loro importanza strategica, militare e alimentare.

MALAGROTTA: la discarica e il gassificatore
Solo nel febbraio 2007 l’ARPA aveva condannato la CO.LA.RI. al risarcimento per aver
inquinato il Rio Galeria attraverso lo scarico di percolato e di altre sostanze tossiche.
I rilevamenti fatti dall’agenzia regionale avevano infatti rilevato enormi quantità di inquinanti, a danno del patrimonio idrico e naturalistico della Valle Galeria (il dirigente provinciale dell’ARPA aveva dichiarato in proposito che a causa dell’inquinamento il Rio Galeria è considerato morto e inadatto alla vita dei pesci).
La presenza della discarica di rifiuti solidi di Malagrotta, una raffineria di prodotti petroliferi, un impianto di incenerimento per rifiuti ospedalieri, i depositi di carburanti, un impianto per la produzione di conglomerati bituminosi e numerose attività estrattive
presenti nella Valle Galeria hanno favorito lo stato delle cose. E proprio per tale motivo la Valle è stata inserita dal Ministero dell’Ambiente tra le aree “ad elevato rischio di crisi ambientale”. Ad oggi si pone il grave problema dell’inquinamento anche delle falde acquifere, oltre che del Rio Galeria, visto che il gassificatoreche avrebbe dovuto essere inaugurato il 13 Novembre ha bisogno di enormi quantità di acqua per poterne garantire il funzionamento e di scaricarne altrettanti quantitativi una volta compiuta l’attività di gassificazione. I cittadini si chiedono dove viene presa quest’acqua e dove finirà…
Al presente paragrafo di esposizione delle problematiche connesse alla zona Malagrotta,
sinteticamente esposto perché più volte trattato, si presentano di seguito documenti
recentissimi che evidenziano anomalie tecniche e procedurali sostanziali riscontrate dai Vigili del Fuoco e dai Carabinieri del NOE, che hanno avuto modo di inviare in tal senso un esposto alla Procura della Repubblica, e che ad oggi, anche nell’ambito del sequestro avvenuto ieri, risulterebbero oggetto di indagine.
Le ultime note vicende giudiziarie che hanno riguardato la gestione dei rifiuti a Malagrotta e le ripetute denunce dei Comitati di lotta operanti sul territorio contro la mala gestione della discarica e del gassificatore dovrebbero spingere la Regione Lazio e, in secondo luogo, il Comune di Roma a un’attenta riflessione.
In tal senso, desideriamo ringraziare i Carabinieri del NOE per l’intervento di sequestro dell’impianto di gassificazione avvenuto ieri e chiediamo alle Istituzioni regionali diprovvedere alle necessarie severe procedure per accertare l’effettivo stato di salubrità ambientale e sicurezza del gassificatore di Malagrotta, elemento fondamentale per garantire la dovuta trasparenza ai residenti della Valle Galeria e dell’intera città.
MONTI DEGLI ORTACCI E TESTA DI CANE: la seconda discarica e la discarica delle scorie del gassificatore.

Non solo. Altro grave problema risulta quello inerente le scorie che il futuro gassificatore produrrà…alcuni parlano di interramenti nei pressi dell’area comunemente denominata “Testa di Cane”, anche questa situata all’interno della Valle, più specificatamente nel Municipio XV.
Ulteriore questione riguarda necessariamente la previsione di una seconda discarica, in sostituzione di quella di Malagrotta, la più grande d’Europa, più volte prorogata e da tempo esaurita, e che vedrà molto probabilmente il proprio termine di attività al 31/12 di quest’anno.
La seconda discarica di Roma, come la prima e come il gassificatore, potrebbe sorgere, secondo diverse previsioni e pareri, tra l’altro autorevoli in questo senso, anche questa nei pressi della Valle Galeria, in località Monti degli Ortacci, quadrante Ponte Galeria-CastelMalnome…sempre in Municipio XV.
In questo senso alleghiamo, nel seguito, mozione votata all’unanimità dal Municipio XV in merito alle questioni Monti degli Ortacci e Testa di Cane.
IL SUPER ROTTAMATORE DELL'INFERNACCIO: l'eco-mostro nei pressi della tenuta dei massimi
La questione è l’ennesimo grave sacrificio che si richiede al Municipio XV, in particolare alla zona Muratella e Collina Alitalia. Territorio oggi purtroppo noto per il degrado prodotto da numerosi campi illegali di rom e per la presenza invasiva del campo attrezzato di Via Candoni.
In zona Infernaccio è prevista infatti la costruzione di un super-rottamatore di 15 ettari, secondo molti la più grande struttura di questo genere presente in Europa. Sorgerà proprio nei pressi della Riserva Naturale Regionale della Tenuta dei Massimi, con enorme impatto ambientale e nel silenzio, ad oggi assordante, di associazioni ambientaliste e di Roma Natura.
Un’intera collina sarebbe infatti devastata e compromesse le diverse attività agricole e zootecniche della zona, oltre che numerose specie faunistiche.
Anche qui, come a Malagrotta e Ponte Galeria, i comitati della zona Muratella, Altamira, Collina Azzurra sono sul piede di guerra e si prevedono manifestazioni di piazza di presumibile rilevanza.
Si allegano dunque un esposto presentato da alcuni consiglieri del PDL del Municipio XV alle autorità competenti e la mozione votata all’unanimità dal Consiglio del Municipio XV in data 11 Novembre, dove si richiede la sospensione dei lavori già attualmente in essere, l’assorbimento (a nostro avviso più che sensato) della Tenuta dei Massimi dell’area dove risulterebbe previsto il rottamatore in questione.

CONCLUSIONI

Crediamo che, al di là di atteggiamenti “campanilistici” di qualsiasi natura, che sarebbero comunque giustificati dal ruolo ricoperto dai numerosi esponenti municipali del PDL redattori di questo dossier, l’appesantimento in termini di salubrità ambientale che sta subendo la Valle Galeria risulti oggettivamente spropositato a un qualsiasi osservatore e, come tale, evidente a tutti, soprattutto se rapportato al sacrificio richiesto dalle Istituzioni inmateria ambientale ai restanti quadranti della città.
Ciò, soprattutto, al fine di specificare la posizione che tale dossier vuole esprimere e che non vuole evidentemente intervenire nel merito della necessità di predisporre o meno una seconda discarica, quanto invece denunziare l’accanimento che ha riguardato questo territorio in relazione a tale genere di provvedimenti.
Le decisioni che, in materia ambientale, riguarderanno questo territorio nelle prossime settimane, risultano quindi di estrema importanza e particolarmente delicate soprattutto in relazione al grado di servitù ambientale che questo quadrante ha sopportato negli anni.
Perché, oltre alla discarica più grande d’Europa e a un gassificatore di ancora dubbia “bontà”, la Valle Galeria è ad oggi destinata ad ospitare un super rottamatore e la seconda discarica della città. Non solo. Sul territorio insistono già una raffineria, un deposito di GPL e altri depositi di sostanze bituminose, l’inceneritore di rifiuti ospedalieri, numerose cave
dismesse e mai bonificate.
Ecco perché, in questa giornata, questo appello alle Istituzioni, oltre che elemento di warning, riflessione e sensibilizzazione, esprime indubbiamente una denuncia per i rischi diordine pubblico che nei prossimi giorni potranno evidenziarsi in conseguenza di determinate scelte di natura ambientale. Aggiungiamo comprensibilmente.
Per questo, nel ribadire la soddisfazione e la fiducia nei confronti dell’ordinario corso della giustizia, per quel che concerne in particolare il gassificatore, oggi chiediamo anche un intervento delle Istituzioni, in grado di compensare le scelte che hanno riguardato questoterritorio.
Pensiamo infatti che in altro quadrante della città debba individuarsi l’area utile alla costruzione della seconda discarica, quella che sostituirà Malagrotta, oramai esaurita e non più in grado di essere prorogata nella sua attività.
Chiediamo inoltre, in maniera altrettanto determinata, che vengano sospesi i lavori dicostruzione del super rottamatore dell’Infernaccio, alla Muratella, e anche in questo caso individuato un altro sito in un altro quadrante della Capitale, assorbendo l’area in questioneall’interno della Riserva Naturale Regionale della Tenuta dei Massimi.
Esigiamo infine di monitorare severamente le procedure necessarie all’attivazione del nuovo gassificatore di Malagrotta, in maniera tale da rassicurare la cittadinanza della Valle Galeria
in merito al suo impatto ambientale.
Ciò affinché la Valle Galeria possa ancora vivere nella sua considerazione di dignitoso quadrante di Roma e non come territorio cui rivolgersi esclusivamente per lo smaltimento dei rifiuti, di diverso genere, provenienti da ogni angolo della Capitale.

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